La storia di Braida si lega a quella di Rocchetta Tanaro, piccolo centro del Monferrato astigiano.
“Il mio paese non è una sorpresa, son dieci vigne, sei case, una chiesa”: sono parole dello chansonnier Paolo Frola, che è anche il medico condotto di Rocchetta. La canzone fu scritta con Gianni Mura, bevendo la Barbera di Rocchetta. Di quelle dieci vigne cantate da Frola, alcune sono Braida.
Erano di nonno Giuseppe, poi sono passate a papà Giacomo, adesso le coltivano Giuseppe e Raffaella Bologna.
L’azienda nasce dall’entusiasmo, la passione e il coraggio imprenditoriale di un rocchettese “Doc”, Giacomo Bologna.
“Braida” era il soprannome che il padre di Giacomo, Giuseppe Bologna, di professione carrettiere, si era conquistato giocando a pallone elastico, per via della sua somiglianza con campione di questo sport.
Dal padre Giacomo eredita, insieme al soprannome, l’amore per lo sport e per i cavalli e un ampio vigneto di Barbera sulle colline di Rocchetta.
Le proprietà Braida si trovano tra Monferrato astigiano e Langhe. Il cuore dell’attività è rappresentato dai vigneti di Rocchetta Tanaro, terreni di medio impasto, con sabbia e argilla pressoché in egual misura; qui si trovano i pregiati cru Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta e Montebruna e le terre ricche di limo dove nasce il Grignolino d’Asti Limonte.
Altre vigne si trovano a Castelnuovo Calcea e a Costigliole d’Asti, sempre nel Monferrato, terreni sciolti e leggeri composti da sabbie calcaree nel primo caso, argilloso-calcarei con ottima esposizione collinare nel secondo.
In Langa si coltiva il Moscato sui terreni a prevalenza sabbioso-calcarea di Mango. Dai terreni sciolti, ricchi di sabbia misti a marna calcarea di Trezzo Tinella nasce la produzione di vini bianchi fermi commercializzati con il marchio Tenuta Serra dei Fiori.
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